Gli edifici interessati comprendono i lotti 10, 11 e 12 e parte dei lotti 4 e 13 e degli isolati 2 della Fisher’s First Subdivision della Alton Beach, registrati dalla Carl Fisher’s Alton Beach Realty Co. il 15 gennaio 1914. Questa zona apparteneva al tratto di 80,9 ettari di terreno che si estendeva dall’oceano alla Baia, dalla Quattordicesima Strada alla Diciannovesima Strada circa. A nord della Diciannovesima Strada rimaneva la proprietà di John Collins e, in questa zona, è ancora evidente un cambiamento a livello di asse della strada. La James Avenue finisce all’altezza della Diciannovesima Strada.
Sebbene negli anni ’20 la Lincoln Road appartenesse a un quartiere affaristico alla moda, le prime fotografie mostrano che la zona circostante la James Avenue era un’area residenziale. L’imponente edificio (ora hotel e ristorante CASA TUA) al civico 1700 James Avenue è un tipico esempio dell’architettura di questo periodo. Fu costruito nel 1925 come residenza privata. Sulla mappa della città 1035 City Atlas anche il vicino lungomare figura essere vuoto, ad eccezione di alcune grandi case private e della Lear School sulla spiaggia all’altezza della 18th Street. A ovest, fino alla Seconda Guerra Mondiale il Municipal Golf Course occupava il terreno che va dalla Washington Avenue alla Meridian Avenue, a nord della Lincoln Road.
Nel 1935, l’isolato 2 di "Fisher’s First" ospitava circa dieci residenze private e un condominio, l’Aloha al civico 1949 James Avenue. Al contrario, nella zona a nord della 19th Street, sviluppata da Collins’ Miami Beach Improvement Co., vennero costruiti diversi hotel e condomini durante gli anni ’20, tra cui i condomini Miller, Fowler e Riviera Plaza e gli hotel Peter Miller, Collins Plaza, Greystone, Vanberbilt e Town House.
Alla fine degli anni ’30, la James Avenue iniziò a essere nuovamente caratterizzata da condomini, che iniziavano all’altezza del civico 1039 con l’Albion Hotel (1630 James) e dell’Hotel James (1680 James). All’isolato 2, il Dorchester Hotel venne costruito tra i civici 1939 e il 1850 della Collins Avenue e, l’anno seguente, a breve distanza fu edificato il Miljean Hotel.
Il primo degli edifici interessati a essere stato costruito fu il Miljean Hotel al civico 1817 della James Avenue, progettato da L. Murray Dixon, uno degli architetti più importanti di Miami Beach. Questo edificio a tre piani in stile Art Déco ospitava 28 appartamenti. Fu costruito nel 1949 per l’Arko Realty Corporation al costo di 70.000 dollari. Poco dopo la costruzione, fu una delle circa 300 proprietà di Miami Beach che furono affittate come caserme per i militari alle United States Army Air Forces durante la Seconda Guerra Mondiale. In base all’insegna affissa sull’edifico, tornò a fungere da edificio civile l’8 dicembre 1945. Sempre stando all’insegna, nel 1953 fu installato un condizionatore in ogni unità, mentre nel 1978 le intelaiature delle finestre furono sostituite con finestre a una sola anta in alluminio.
Il secondo di questi edifici a essere costruito fu il condominio a tre piani di 16 unità al civico 1835-9 sulla James Avenue, anch’esso progettato da L. Murray Dixon e costruito al costo di 120.000 dollari nel 1947 in stile Post-moderno. Figura nell’elenco degli appartamenti di Stephen Ross per quanto riguarda l’installazione di condizionatori e la sostituzione di otto finestre con "tende parasole in alluminio".
Tra questi due edifici, al civico 1831 della James Avenue, nel 1952 fu costruito un condominio di due piani con 22 unità al costo di 100.000 dollari, progettato da Gerard Pitt. Nel Polk’s City Directory del 1955 è chiamato Mermaid Apartment, ma l’elemento a forma di sirena in rilievo realizzato in malta sulla facciata frontale, che diventerà un simbolo locale, non è presente nel piano originale.
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